Fase 2
Stiamo per raggiungere la fase 2, quella tanto attesa, quella che ci permetterà di uscire, riabbracciare, baciare, aperitivare, comprare, correre, gioire, vivere. NO, NO e ancora NO. La fase 2 mi spaventa più della fase 1, anche se ormai, le nostre 4 mura iniziano a diventare un pelo strette. Mi sembra come di giocare al gioco dell'oca, quando è il tuo turno di tirare i dadi, ci sei quasi, manca davvero un misero 5 per arrivare, per assaporare la vittoria, quando, esce un 10, 2 facciate da 5 al posto di una e ti tocca tornare indietro, fermo di un turno. Ecco, della fase 2 è questo che mi spaventa, il pensare di essere arrivati ed invece accorgersi che si salta un giro. Sentirsi arrivati, quando in verità la strada da fare è ancora lunga e piena di prove, di ostacoli, di cose di cui non sappiamo assolutamente nulla. Nella fase uno subito non mi sono trovata, l'assenza di libertà mi rendeva incapace di organizzare anche solo il da farsi di una giornata, pensavo cosa, come far