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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Ritorni

Sei via ormai da una lunghissima settimana. Tutti quando mi incontrano mi chiedono di te, perché ormai io viaggio in tre, io, te e Pascal e questa settimana ho sempre e solo viaggiato in due. Io e Pascal. Mi manchi e quando dico che è così e che una settimana senza di te è più che sufficiente molti mi guardano come per dire "che sarà mai! i figli bisogna lasciarli andare!" ed io tra me e me penso che è vero che i figli bisogna lasciarli andare, ma tu hai 5 anni ed io sono la tua mamma e mi manchi. Ho goduto del silenzio di questi giorni, dell'ordine in casa, ho riposato vicino a Pascal e la notte non l'ho passata a ricevere calci, tant'è che i lividi che avevo prima della tua partenza sono spariti e non ce ne sono di nuovi. Ho fatto lunghe passeggiate in montagna senza dovermi girare e gridare " dai su, siamo quasi arrivati!", ma ammetto di essermi girate più e più volte, cercandoti, ma facendo finta di guardare il paesaggio che mi circondava. Ho cerc

CNV

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Mi sono resa conto che ognuno di noi porta dentro di se una parte oscura. Il buio che c'è dentro di noi non fa di noi delle persone cattive, semplicemente fa di noi persone con un'anima che il tempo ha messo a dura prova. Pensiamo di stare bene, ma a volte basta un niente per riaccendere ciò che abbiamo nel profondo del nostro cuore. La chiamano rabbia. Questa non sempre emerge, ma quando lo fa ci mette nella condizione di sbagliare, e non è così che supereremo il buio. Spesso quando qualcuno ci attacca rispondiamo con lo stesso linguaggio e a volte siamo noi i primi ad attaccare senza neanche accorgercene. Dovremmo capire a questo punto quale sia la causa di tutto questo, sederci, respirare profondamente e ascoltare ciò che fino ad ora abbiamo cercato di soffocare. Crediamo di aver superato molte situazioni, ma spesso non è vero e solo un lungo ed interminabile percorso potrà darci la forza di accantonare la rabbia e riuscire a prendere seriamente in mano la situazione. No

Buio

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Buio bussò alla porta ed io non ero pronta a farlo entrare. Lo avevo incontrato diverse volte nell'arco della mia vita e mai mi ero sentita pronta. Ora come ora non avevo voglia di farlo accomodare sulla mia poltrona e discutere con lui, ero stanca e la mia giornata era stata lunga e non particolarmente gioiosa. Il problema è che quando buio bussa tu non puoi far finta di nulla... devi farlo entrare. Andavo avanti e indietro fissando la porta, ma sapevo benissimo che non sarebbe entrato da lì. Mi sdraiai a letto a pancia in su e inizia a fissare quello che potevo intravedere: buio. Piano piano però i miei occhi riuscivano ad intravedere delle sagome, prima appena abbozzate e man mano sempre più nitide. Nel buio riuscivo ad intravedere tutto ciò che mi stava attorno e iniziai a sentirmi più leggera. A volte abbiamo paura di cose che non conosciamo più di quelle che invece ci sono vicine e delle quali ormai non facciamo più caso. A volte far entrare il buio vuol semplicemente

Agata

Aveva imparato ad ascoltare le persone anche se queste non parlavano. Aveva come la sensazione che davvero le cose avrebbero potuto prendere una piega diversa, ma lei era troppo sulle sue per potersi sbilanciare e la sua situazione non le consentiva di farlo. Era come se fosse proiettata su una vita che non era strettamente la sua, come se una dimensione parallela si fosse insinuata tra la testa e il cuore. Tante, troppe immagini le si presentavano davanti agli occhi come fossero pezzi di puzzle sparsi destinati forse a non riunirsi mai più. Immaginare una vita diversa da quella che aveva la faceva sentire su di giri ma allo stesso tempo la spaventava. Non le era mai successo di soffermarsi così tanto su una situazione così…. Strana. Aveva capito che in questa situazione ci si era messa da sola e da sola doveva uscirci. Non aveva altra scelta. Si era ritrovata sola più e più volte nell' arco della sua giovane vita e ora che pensava di aver trovato una persona che riusciva a cap