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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Qualcosa di meglio arriverà

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L'essere umano è impossibilitato a bastare a se stesso. Crediamo che la nostra felicità dipenda dagli altri, ma in verità dovrebbe dipendere da noi, dal modo in cui decidiamo di affrontare ogni singola situazione che ci riguarda. Sentiamo il bisogno dell'altro, perché in esso poniamo il nostro cuore. Io spesso il mio cuore l'ho impacchettato distrattamente, un pacchetto fatto male, perché sapevo che era il contenuto ad essere importante, non il contenitore e spesso l'ho dato in mano ad altri, sicura che se ne sarebbero presi cura, così come io ho fatto con i cuori impacchettati che mi sono stati affidati. Non si affida il proprio cuore a chiunque, ma a volte capita di fare degli errori di valutazione, di abbassare lo sguardo frettolosamente o semplicemente di voler credere che colui che abbiamo davanti sia il nostro tutto, la nostra ancora di salvezza, la luce alla fine del tunnel e invece, invece ad un certo punto tutto crolla, inaspettatamente e tu, non ti trovi da

Il senno di poi

Accetto il rischio. Credo siano 2 anni che il mio pc mini mi continua ad informare che è ora di proteggere il mio dispositivo con un anti virus super economico, ma efficace ed io ogni volta abbasso l'icona dopo aver premuto sulla casella Accetto il rischio. Spesso lo facciamo, non solo con le cose  materiali, soprattutto con la vita di tutti i giorni. Accettiamo il rischio senza proteggere i nostri sentimenti, quella parte che dovremmo mantenere integra, al riparo da ogni sorta di rischio. Invece noi usciamo allo scoperto, rischiamo su ciò che sappiamo ci farà più male e lasciamo indietro tutto il resto, le cose più semplici, di cui a volte preferiamo fare a meno. Il barattolo della calma. Probabilmente il barattolo della calma andava di moda qualche tempo fa. Ne avevo sentito parlare sotto Natale e credevo fosse una di quelle cose che fai quando non sai cosa regalare a qualche tuo amico un po' nervosetto, così non ci avevo badato più di tanto. Questo barattolo contiene

A te

A te che sei arrivata prima in tutto, ma così hai potuto farmi da guida. A te che avrei voluto somigliare, ma col tempo mi hai fatto capire che è giusto che ognuno sia quello che sente di dover essere. A te che hai cercato sempre di proteggermi, ma a volte uno va lasciato andare. A te che hai avuto il coraggio di partire, ma soprattutto di ritornare. A te che spesso mi hai rimproverata, per il mio bene, ma io non l'ho capito. A te che hai raccolto ciò che hai seminato e hai creduto sempre in quello che hai fatto. A te che sei sempre un passo avanti a me. A te che di parole da dire ne hai sempre tante e giuste. A te che mi hai teso la mano quando il mio mondo era incerto, che mi hai accompagnata in questa vita di sali e scendi e ti ho sentita vicina, anche quando eri lontana. A te che mi hai scritto un diario di viaggio quando hai deciso di partire e mi hai fatto conoscere posti che altrimenti non avrei mai visitato. A te che a volte penso tu sia fatta al rovescio, ma poi

Nuove tradizioni da creare.

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Te l'ha mai detto nessuno che devi imparare a stare in piedi da solo? Che la vita non è una semplice passeggiata su una linea retta. Il nostro cammino non è verso un'unica direzione. Cerchiamo semplicemente di trovare equilibrio nel nostro disequilibrio, di dare un senso a questo nostro inciampare discontinuo. Te l'ha mai detto nessuno che devi imparare a stare in piedi da solo? Ci affidiamo troppo agli altri, crediamo che quel qualcuno ci sarà sempre, infinitamente, ma poi ti rendi conto che l'infinito non è altro che qualcosa che è senza limiti e l'essere umano per natura è limitato, quindi non ci sarà per sempre, ci sarà finché vorrà, finché potrà, ma quel vorrà e quel potrà non dipenderanno da te. Tu dipenderai da te, da quello che potrai sostenere e quello che invece deciderai di tenere fuori perché fa troppo male e quello che fa male va allontanato. Lo chiamano amor proprio, ma a me sembra che faccia solo male. Te l'ha mai detto nessuno che devi im