Bucce di banana controvento

Non ho imparato a fregarmene, a prendere e vedere le cose per come sono fatte realmente. A lasciar correre e a lasciarmi alle spalle tutte le cose che andrebbero lasciate lì, lontano da noi. Non ho ancora imparato che certi amici si fanno chiamare così, ma in verità quello che conta sono soltanto loro e basta. Non ho imparato ad ingannare il tempo, a farlo mio amico. Non ho imparato dal passato e che oggi va preso per come viene e che il domani è un'altra storia. Non ho imparato a far finta di niente, che tutto vada bene, che i sogni quelli più dispendiosi vanno lasciati nel cassetto e la chiave messa sul cuore. Non ho imparato a farmi i fatti miei, a stare zitta quando stare zitta è forse l'unica soluzione. Non ho imparato ad odiare, perché l'odio è una via senza ritorno e noi ovunque siamo abbiamo un solo e grande desiderio, ritornare e che l'amore a volte è verso un'unica direzione e non sempre ciò che dai ti ritorna. Non ho imparato a volere una cosa ed e

"C'è una sola cosa che si scrive solo per se stesso, ed è la lista della spesa. Serve a ricordarti che cosa devi comperare e quando hai comperato tutto puoi distruggerla perché non serve a nessun altro. Ogni cosa che scrivi, la scrivi per dire qualcosa a qualcuno." Ho scovato questa citazione su internet in uno dei tanti momenti che passiamo alla ricerca di chissà che cosa. Io la lista della spesa la faccio sempre e così come la scrivo immancabilmente la dimentico a casa...così dopo svariate volte ho deciso di farmi una lista della spesa mentale, ma nella mia mente ci sono troppe cose da ricordare, troppi pensieri e la lista della spesa si perde, si scontra con tutto il resto e proprio nella mia mente non si trova a suo agio. Vago così tra gli scaffali e butto nel carrello quello che mi sembra di ricordare di aver scritto su quel foglietto svolazzante, ma la mia memoria non è buona e finisco col prendere cose che non avevo segnato e dimenticarne delle altre, decisamente

Non importa quanto ci saremo impegnati, quanto cuore o rabbia avremo messo perché nel bene o nel male rimarrà sempre qualcosa in sospeso, qualcosa che non capiremo mai, che non potremo mai capire perché uno sfortunato susseguirsi di eventi non ce lo concederà. Non siamo qui per giudicare, anche se a dirla tutta lo facciamo costantemente, anche se solo pour parler. Conosciamo quello che pensiamo, quello che ci viene riportato, ciò che la nostra mente pensa sia la verità e il beneficio del dubbio, se mai ne prendiamo atto è a scadenza. A volte sarebbe meglio non farsi domande, non supporre, non pensare di avere ragione su qualcosa che ancora ci è oscuro... perlopiù aggiungerei. Niente e nessuno potrà riportare ciò che ormai non c è più ... quello che rimane è un ricordo lontano di tempi andati, di momenti vissuti a guardare al di là del campo. Ciò che vedi non è altro che una distesa infinita di verde, di campi ormai lasciati andare dove una volta cresceva la linfa che copriva la vi

Siamo legati con fili trasparenti a molte persone. Crediamo di conoscere le vite degli altri, soprattutto di chi ci sta a cuore, ma spesso continuiamo a pensare che il nostro personale vissuto sia unico, ma ad un tratto, mentre camminiamo sentiamo una tensione, i fili si tendono e dopo un attimo tutto svanisce. Sono i vissuti comuni, quelli che le persone tengono nel loro profondo, non perché la condivisione faccia male, ma perché hanno deciso che quel dolore se interiorizzato può trasformarsi in altro amore. Siamo legati con fili trasparenti e neanche ce ne rendiamo conto, perché quando un'esperienza ti segna, sta lì, ristagna, non va più via. Punta agli occhi della gente, mi ha detto una persona cara, perché se li guardi attentamente intravederai un velo che li ricopre. E' il velo dei giorni passati, di quelli tristi che giorno dopo giorno si sono accumulati. E' il velo di chi ha combattuto in silenzio, di chi non si è arreso e crede che continuare a sorridere e ad