Bucce di banana controvento

Le chiamano challenge, ma dovrebbero chiamarle torture o rotture, dipende dal punto di vista di ognuno. Normalmente sono delle sfide, molto conosciute sui social ed io oggi sto mettendo in pratica una di queste entusiasmanti CHALLENGE. Mia figlia l'ha chiamata 24h con... Ecco già l'idea della challenge non mi convinceva, figuriamoci 24h. No ma dico sono tantissime, pochissime se fai qualcosa che ti piace, ma lunghissime nel caso contrario. Come dire di no, bisogna inventarsene di ogni in questi giorni, per tenere alto il morale, per mantenere un pò di stabilità che se ne sta andando ora dopo ora.  E così, ecco che stamattina la challenge è iniziata. 24h con una parrucca. Belle le parrucche, le ho sempre adorate, indossate per ridere insieme agli amici, nei giochi in casa con mia figlia, per fare dei selfie sciocchi, ma 24h sono tantissime considerato che queste robe in testa danno un fastidio micidiale. In palio c'è un premio però, serata film abbinato a grattini, io voglio

In questi giorni abbiamo dovuto rivoluzionare in parte le nostre vite, dividerci, ripartire dei ruoli, parlarci e dirci come stiamo. Manteniamo la calma io e la mia "grande" perché non c' è altro da fare. Passiamo ore a far passare il tempo perché non c'è altra soluzione. Ci siamo inventate artiste, dipingiamo su tela noi cosa credete, fanno così i veri artisti e mettiamo le tele ad asciugare davanti alla stufa perché siamo impazienti di dare vita al nostro sfondo colorato. La pazienza e la calma di cui vi parlavo prima, appunto. Cuciniamo, si, mettiamo le mani nell'impasto, perché infondo cucinare con gioia è sporcarsi dalla testa ai piedi. Studiamo, quel che serve per mantenere un Pò di scuola nelle nostre lunghe giornate. Correggo le operazioni con la calcolatrice, che vergogna, anche fare 87x9, mi costa fatica e di contare sulle dita non lo faccio da anni, forse da quando avevo anch'io due codini al posto di questo taglio trendy, che ad oggi neanche sembra