Bucce di banana controvento

Non ho mai temuto l'amore. Ho sempre temuto le perdite e le distanze, ma l'amore mai, perché è da lui che derivano le azioni migliori, da lui che sappiamo cogliere e dare il meglio (almeno, dovrebbe essere così). Non ho mai avuto paura di amare troppo o di essere troppo amata perché quel "troppo" non è mai abbastanza. Uno ama, punto... ...ma, come in tutte le cose arriva lui, spavaldo a mettere un freno.  Innamorarsi in un modo o nell'altro vuol dire anche soffrire, vuol dire vivere qualcosa di talmente profondo e intenso che ad un certo punto fa male. Fa male quando viene meno, quando viene calpestato o non capito o frainteso, quando ti perdi e non riesci più a vedere nell'altro il vostro cammino, quando prima bastava uno sguardo e adesso neanche si trovano più le parole, quando credevi e invece non è, quando speravi e invece non è, quando ti bastava quel poco e invece adesso quel tanto non lo sopporti più, quando amare significava condividere o accettare e i

 Non c'è spazio. Non c'è più spazio. Ti ripetevano in continuazione che avresti sempre avuto lo spazio-tempo per tutti, ma non ti avevano insegnato a prenderlo per te. Era una corsa contro il tempo infinita, un dover riempirti sempre e mai lasciar andare. Un contenitore dal fondo bucato, senza tappo. Tu continuavi a riempire, ad accumulare, rimescolare, tirare fuori, scartare per poi riprendere. Un cerchio infinito. Un infinito spazio e un non tempo per quelle cose che rimanevano indietro e che ti ripromettevi che per quel tempo avresti avuto spazio, un domani. Corriamo. Non sappiamo bene perché, forse perché in passato ci sono sfuggite delle cose e così pensiamo che essendo più veloci certe cose non le mancheremo più...e invece dovremmo imparare a rallentare. Dovremmo essere come l'amore, talvolta lento e noioso, eppure capace di durare.