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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

tra le tante proprio lei...

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"Mammaaaaaaaaa" "SIIII" "tu lo sai che hai l'indole di Cenerentola?" Oddio, sinceramente guardo con perplessità mia figlia, che capisce che c'è qualcosa che non mi è molto chiaro e decide così di esprimere nuovamente la cosa. "Si mamma, tu sei come Cenerentola, passi tutto il giorno a pulire, lavare, stirare, cucinare, a fare tutto per noi, quindi chi meglio di te può assomigliare a Cenerentola?" Ecco tra tutte le figure femminili delle storie che leggo e racconto a mia figlia, io proprio a Cenerentola dovevo essere paragonata? Io mi vedevo di più guerriera come Ribelle, con la testa tra le nuvole come Belle, indecisa come Alice, al momento come la bella addormentata nel bosco (visto che vorrei poter dormire senza per favore essere svegliata da nessuno!), testona come Vaiana, sensuale come Esmeralda, Ah no, scusate. Insomma, va bene tutto, ma Cenerentola no, porta tacchi di cristallo stranamente comodi e ne perde uno che viene recu

Papà

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Ai papà con la P maiuscola, a quelli che ti hanno insegnato a camminare, ma che ti hanno sempre preso per mano e guidato quando ne avevi bisogno. Ai papà che avrebbero voluto dare di più, ma non hanno osato, a quelli che hanno osato e non sono stati capiti, non subito almeno, ma poi il loro insegnamento è stato fondamentale. Ai papà che ci hanno raccontato mille storie, a quelli che ci hanno suonato mille volte la stessa melodia, che noi tanto amavamo, a quelli che ci hanno interrogato prima di una interrogazione, a quelli che ci hanno fatto volare, in alto, più in alto e a noi sembrava davvero di toccare il cielo. Ai papà che tornavano tardi dal lavoro, ma quando c'erano erano impeccabili. Ai papà che hanno dato tutto l'amore che avevano per noi, a quelli che ci hanno provato, a quelli che se ne sono dimenticati, a quelli che non hanno mai smesso. Ai papà che hanno dovuto fare da mamma e alle mamme che hanno dovuto fare da papà. Alle coccole, ai grattini, alle foto a c

La cura

Chiamami solo se hai qualcosa di divertente da dire, se hai solo cazzate da raccontare, se vuoi non prendermi sul serio e quindi hai voglia di scherzare prendendomi in giro, dicendomi che sono il contrario di quello che realmente sono. Chiamami solo per questo, per la leggerezza, per capire se sono ancora in grado di sorridere e capirlo dalla tonalità della mia voce. Allora si, chiamami. Non chiamarmi per tutto il resto, per altro lasciami un messaggio in segreteria telefonica, che non ho, mandami un messaggio vocale che non ascolterò oppure non fare nulla, capirò. Non siamo pronti, non lo saremo mai, perché anche quando sai che il colpo sta arrivando, non è che quando arriva fa meno male solo perché lo avevi visto arrivare. Quindi si, è inutile raccontarsela, credere che siamo in grado di accettare le cose, perché per quello ci vuole molto tempo e a volte neanche quello è sufficiente. Perché ci preoccupiamo sempre, a volte troppo. Perché siamo vulnerabili. Perché i segni ci co