Ho bisogno di quello che ho perso.

 "Raccontò che c'erano due strade, per tornare a casa, ma solo in una si sentiva il profumo di more, sempre, anche d'inverno. Disse che era la più lunga. E che suo padre prendeva sempre quella, anche quando era stanco, anche quand'era vinto.

Spiegò che nessuno deve credere di essere solo, perché in ciascuno vive il sangue di coloro che lo hanno generato ed è una cosa che va indietro fino alla notte dei tempi".

Ho bisogno di quello che ho perso, ma il fatto è che le cose hanno un inizio e una fine e in mezzo una miriade di ricordi, immagini, sogni, progetti che ci completano, ma di questa storia c'è un inizio e una fine e nel mezzo ricordi ormai sbiaditi. E la fine ha avuto più impatto dell'inizio. E poi l'assenza. E poi tutto è cambiato. Nessun noi, nessun progetto, condivisione, crescita e forse è proprio lì che sono rimasta.

Ho bisogno di quello che ho perso. Ci sono certe cose che non vogliamo dimenticare. Tra queste una persona cara, il ricordo di un momento preciso, di un amore, di una giornata, parole di conforto, risate, pensieri positivi..., ma poi capita che dimentichi. Sono cresciuta senza una metà, una parte importante di me e non è soltanto un papà ad essermi mancato, ma tutto ciò che questa assenza ha comportato per me.

Ho bisogno di quello che ho perso. Adoro gli inizi, così come temo terribilmente la fine di ogni cosa. Ognuno trasforma il dolore a modo suo, ha un volto diverso per ognuno di noi e non ce n'è uno più giusto di un altro, ma non è solo la morte a farci soffrire, è la vita, quello che accade durante. 

Ho bisogno di quello che ho perso. Bisogna ammettere che certe ferite non guariranno mai ed imparare che alla fine siamo cresciuti ugualmente, per metà forse, ma siamo riusciti ad andare avanti. Come? con l'amore, la forza più potente e umile che abbiamo, l'unica che ci ha condotto fin qui.

Festa del papà 2021.

Commenti