Il buco

 Armatevi di sorrisi e di tanto coraggio, perché, diciamolo, il coraggio serve sempre, in qualsiasi circostanza, nel bene e nel male, ed i sorrisi, di quelli ce n'è sempre un estremo bisogno.

Sto imparando tanto ultimamente, credevo di aver già un enorme bagaglio con me e invece mi sbagliavo, di imparare non si s-finisce mai ed è un continuo crescere, come se fosse possibile fermarsi ad un certo punto e invece no, non è così. L'unica cosa che può salvarci è aver avuto un'infanzia e una adolescenza fatta si di alti e bassi, ma di sani principi che adesso ci permettono di proseguire, con fatica magari, ma di proseguire.

Leggo molto ultimamente, ho messo da parte i libri tattili e sonori per dare spazio a quelli sulle emozioni, ho dovuto perché a volte i piccoli sono più sensibili di noi, notano tutto, non puoi farti sfuggire niente e così non sapendo come fare per dare delle risposte, le ho cercate in quei libri che anni fa, per altri motivi, mi avevano aiutato.

Sensibile è chi spesso non lo da a vedere, ma lo esteriorizza in qualche modo perché da qualche parte le emozioni devono pur uscire, trovare una via di fuga da quest'anima ed è da lì che bisogna ricominciare, bisogna lavorare.

Mi piace pensare all'anima come un labirinto, un percorso difficile da intraprendere perché il fine non è tanto raggiungere l'uscita, ma riuscire ad arrivarci passando attraverso le emozioni, dove il viaggio non è verso una meta, ma verso noi stessi. Capire cosa ci succede dentro, cosa possiamo tenere e cosa dobbiamo lasciare, quali sono i mondi oscuri e quali quelli luminosi, cosa ci da energia e cosa invece ci svuota.

Non è facile, tutt'altro, è uno scoprire continuo, un miscuglio di allegria, dubbio, decisioni, colpa, radicamento, illusione, speranza, ansia, coraggio, rabbia, empatia, rottura, cura, egoismo, tenerezza, tristezza...e sono tutti lì ed escono, ci invadono in ogni istante e a volte sta a noi far prevalerne uno piuttosto che un altro.

Ogni cosa ha un peso, vale per noi qualcosa e spesso sbagliamo a dare il giusto valore alle cose che succedono, presi probabilmente da ciò che mi viene da chiamare nostalgia. Spesso però mi domando come possa mancarti una cosa che di fatto non hai mai avuto. Già, perché a volte finiamo per immaginarcela quella cosa, perché è talmente grande la voglia di volerla che ne inventiamo una e subito ci sembra reale. 

Dicono che a volte dentro di noi si formi come un buco, mi piace spiegarlo così ai miei figli. Un giorno sei felice e ad un tratto te lo ritrovi lì, un buco enorme. Il problema è che da lì ci passa di tutto, dai raggi del sole ai mostri più mostruosi. Riempirlo non serve a nulla, le cose entrano da un lato ed escono dall'altro... l'unica soluzione è trovare un tappo, ma ce ne sono troppi e riconoscere quello giusto, quello adatto è davvero difficile, eccole qui, le nostre emozioni, il saper riconoscere.

...così la ricerca del tappo sembra finire, delusi dal non aver trovato qualcosa. Tristezza prevale e arriva il silenzio.

Ho sempre creduto che restare in silenzio fosse una punizione, ma ho dovuto ricredermi col tempo, non perché con l'arrivo dei figli di silenzio ce n'è ben poco, anche, ma perché dal silenzio possono nascere le cose più assurde e genuine e così è stato. 

Ho notato che quando sentiamo la mancanza di qualcosa, andiamo sempre alla ricerca di quel qualcosa fuori invece di guardare dentro di noi, come se quel vuoto ci impedisse di vedere ciò che di magnifico abbiamo dentro, finché un giorno, proprio da quel buco che tanto ci preoccupava non sono usciti dei posti incantevoli, dei mondi magici, ricchi di colori che ci davano una sensazione di pace, di appartenere a qualcosa di speciale e da qui la condivisione, il volersi mostrare e nel farlo capire che ognuno di noi ha il suo modo di gestire il proprio buco, di dare e ricevere. L' essere noi stessi così non era un motivo di allontanamento dagli altri, ma un modo per sentirsi più uniti.

Il buco così diventa sempre più piccolo, ma non sparisce. Questo per ricordarci che spesso ci sentiremo soli, non capiti o nel posto sbagliato, ma in quel buco troveremo sempre quella parte di noi che ci permetterà di superare ogni singolo ostacolo, che ci ricorderà che non bisogna cancellare le cose brutte o nasconderle, ma trarne un insegnamento e sapersi ritrovare, sempre.

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