Una festa in testa
Ho fatto un sogno, uno di quelli che non si dimenticano. Mi trovavo seduta in mezzo ad una stanza, occhi chiusi, gambe incrociate. Qualcuno ad un certo punto mi infilò una sorta di scatola sulla testa e mi ritrovai avvolta nel buio più profondo. Una voce a me familiare iniziò a contare... 1, 2, 3 e fu in quel preciso istante che i miei occhi si aprirono, fui invasa da un suono di trombetta e da una voce che cantava "Tanti auguri", mi guardai intorno, "sorpresa", 1000 lucine colorate, 36 candeline da soffiare. Buon compleanno Marti. Rimasi senza parole, lì per lì poteva sembrare che la sorpresa non mi fosse piaciuta, ma in verità non c'erano parole giuste per esprimere quello che stavo sentendo in quel momento, se non che avrei voluto che il mio sogno continuasse, senza dovermi svegliare, perché quando succedono queste cose, quando il sogno sembra talmente reale da sembrare di viverlo realmente, bè ti rendi conto di quanto tu sia fortunata. Una festa in testa, ecco di cosa si trattava, un rifugio sicuro. Adesso so che ogni volta che vorrò ricreare quella perfetta atmosfera, potrò infilare la testa in una scatola di cartone addobbata a festa e lì mi sentirò al sicuro.
Oggi ho soffiato le mie candeline. 36 per l'esattezza.
Nel soffiare, come ogni anno, non ho espresso desideri, non ce la faccio, la mia concentrazione va tutta lì, nel soffio. Sarà che spesso e volentieri vado in apnea e una volta l'anno riesco a tirare fuori quello che in verità trattengo dentro.
Non avrò espresso desideri, ma chi mi conosce sa cosa avrei voluto desiderare e forse sta tutto qui, nel riuscire a leggersi negli occhi e allora non avrà più importanza esternarlo o averlo desiderato, se avremo la possibilità di condividerlo.
Non avrei potuto desiderare altro.
Quello che conta siete stati voi, perché senza ognuno di voi, io non avrei passato un così bel compleanno.
Oggi è iniziato così, con un imprevisto, avevo in mente di andare in un posto speciale, dove custodisco tanti bei ricordi, avevo in mente una giornata fatta di leggerezza, in un luogo sereno, ma poi la pioggia ha cambiato i miei piani.
Oggi per me è il giorno gioiglorioso. Chi mi conosce da tempo sa quanto sia importante per me questa data e così ognuno di voi, a modo vostro avete reso questa giornata unica e indimenticabile.
Da chi prima di andare a letto mi ha dedicato una canzone allo scoccare della mezzanotte, al bellissimo girasole trovato in ingresso, che una volta capito da chi arrivava ha cancellato tutte le nuvole di cui era carico il cielo. Chi ha pensato di mandarmi un messaggio vocale colpendo direttamente il mio cuore, chi mi ha fatto sentire ancora parte di quel gruppo, che io porto con me ogni giorno della mia vita, chi mi ha fatto versare una lacrima, chi non sa fare un augurio normale e cita la mia vagina, chi nonostante siano anni che non ci vediamo ogni 4 giugno mi scrive, cascasse il mondo.
E poi la mia famiglia che non è fatta solo da chi con me ha un legame di sangue, ma chi ha saputo esserci sempre e comunque e non solo nei momenti di gioia.
Ad uno dei tanti nani da giardino che collezionerò,agli orecchini spaiati, a Frida, ai regali dimenticati, ai biglietti pieni di parole d'amore e a quelli non scritti a mano, ma col cuore.
Ognuno di voi oggi mi ha regalato un sogno.
Forse crescere non è cercare le cose che mancano, ma contare su quelle che abbiamo, essere presenza per noi e per gli altri e sentirsi parte di qualcosa che sappiamo che se non ci fosse, dovremmo inventare, ma fortunatamente c'è quel qualcosa e forse le cose non sempre vanno come vorremmo e il futuro che vediamo è incerto, ma se saremo insieme, sarà bello aspettarlo.
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