Ho perso le mie moltezze, ma ho acquisito un altissimo grado di vaffanculo mai detti, ne ho pieni i cassetti.
Ho perso il senso dell'umorismo, l'ho sparso credendo di seminarlo, ma il vento l'ha portato altrove, oltre le nuvole vaporose.
Ho perso la pazienza, si perde di continuo, perché abbiamo accumulato senza saper sbarazzare.
Ho perso l'equilibrio, ho camminato sul filo del rasoio, c'era vuoto ovunque guardavo.
Ho perso la testa, per tante cose, persone, sogni e continuo a perderla, ma come un boomerang sa tornare.
Ho perso di vista i colori, ne avevo di tonalità, ora tutto sembra avere un'unica direzione o bianco o nero.
Ho perso i ricordi, chiedo agli altri pezzi di me, ne avete visti? dove sono finita? Perché?
Ho perso i miei ricci e tutti i capricci.
Ho perso la luce negli occhi, me lo hai detto anche tu che un velo li ricopre, dici che non tornerà mai più.
Ho sparso amore, lanciato come petali di rose quando camminavo, molti l'hanno calpestato, lasciato seccare, qualcuno l'ha raccolto, si è lasciato amare.
Ho sparso sorrisi, te li ho regalati, li vidi e risi.
Ho sparso lacrime, ci ho bagnato i fiori, sarà per quello che al posto di rose crescono rovi?
Ho sparso sentenze, ma sono più brava ad ascoltare, tra il dire ed il fare io ho sempre preferito amare.
Ho saputo ascoltare, ho cercato di capire, ho tenuto ciò che c'era da tenere, ho scartato ciò che era da scartare.
Non ho saputo guardare, ho chiuso gli occhi per paura della troppa luce, per poi accorgermi che solo guardando possiamo imparare.


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