A pugni

Faccio a pugni con la me diversa, quella nascosta, quella che batte i pugni come un'ossessa.
L'ho nascosta laggiù in fondo all'anima, mi stava stretta, mi interrogava.
Non ascolti le cose che non vuoi capire, hai orecchie solo per quel che vuoi sentire.
Poi la cerchi, laggiù, dove l'hai lasciata, non ti fa pena, ma è spaventata. 
Le hai tappato la bocca perché ti faceva star male, ma in verità ti voleva solo salvare.
Hai fatto come credevi tu, ma gira che rigira, si torna sempre lì, nel più profondo, proprio laggiù.
Quel laggiù che non è lontano, ad occhio e croce un metro e una spanna di mano. 
Ti sei seduta, hai respirato e l'hai fatta entrare. Non è cresciuta, è rimasta la stessa, ma finalmente l'hai fatta respirare. Hai respirato anche tu, una liberazione, eravate prigioniere della stessa prigione.



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