Parte uno

Mi trovo davanti ad un foglio bianco e faccio fatica a scrivere, non mi capita spesso. Sono settimane difficili per tutti. Tutti ci troviamo nella stessa situazione ad affrontare qualcosa che è più grande di noi. Mi sono fatta una promessa dall'inizio di tutta questa situazione, ovvero, mi sono detta di vivere un giorno alla volta, di non pretendere da me ciò che non sono in grado di fare o di dare, di prendere tutto ciò che arriva e di affrontarlo a momento debito. Pensare al futuro non serve perché al momento è qualcosa di incerto, qualcosa che non vedo perché è già abbastanza complicato pensare a domani.
Ognuno di noi si è dovuto fermare, ma fermarsi non sempre è un male, questo dobbiamo ammetterlo a noi stessi, anche se a volte preferiamo non vedere e lasciare andare. 
Fermarmi mi è servito, ho capito che stavo vivendo una vita troppo frenetica e stavo perdendo per strada dei pezzi troppo importanti.
Ho iniziato a fare le cose nei tempi in cui vanno fatte, perché non ho orari, ho solo tanto tempo a disposizione ed è già sera. Prima mi lamentavo di non avere tempo per me, ora che non ce l'ho davvero mi sono resa conto di quante ore ho sprecato, buttato via dietro cose futili, inutili, nocive. 
Vivere giorno per giorno ti permette di pensare al qui, ora senza avere aspettative future... a volte se mi fermo a pensare al futuro, mi spavento un Po', perché non so che ne sarà dei miei progetti, dei miei sogni nel cassetto, del mio lavoro. Dicono che da questa esperienza ne usciremo più forti, lo dicono in tanti... io credo che se ne usciremo dovremo avere memoria per poter smettere di essere ciò che eravamo e iniziare ad essere ciò che siamo stati quando ci hanno tolto una parte della nostra umanità.
Ci hanno detto cosa dobbiamo e non dobbiamo fare, ci hanno posto dei limiti che ci stanno stretti perché non siamo stati in grado di capire cosa stava accadendo. 
Ci hanno separato da genitori, sorelle e fratelli, amici, nonni... dagli affetti più grandi.
Facciamo videochiamate per sentirci più vicini, ci mandiamo abbracci e baci virtuali quando in verità vorremmo solo oltrepassare lo schermo e sentire quel calore umano che tanto ci manca. 
Molte persone se ne stanno andando e non c'è concesso l'ultimo saluto e basta con il sottolineare l'età... di fronte alla morte non c'è età, ci sono persone, c'è umanità, amore... legami.
In questi giorni sono tornata bambina, sono alta un metro e 10cm circa, ho le mani piene di colla vinilica, mi è finita della tempera sui vestiti e non mi lavo i denti. Saltello per casa e canticchio canzoni in rima, non mi trucco, canto canzoni dello zecchino d oro e mi metto le dita nel naso. A volte faccio i capricci e mangio schifezze. La mia vita sembra così semplice eppure siamo in pieno trambusto, ma loro, si proprio loro, quei due nanetti di cui mi occupo ogni giorno da quando sono nati mi stanno dando una lezione di vita che mai fino ad ora ho ricevuto. Li guardo mentre giocano, litigano, si fanno i dispetti, mentre in un momento di calma si sono accoccolati vicini e si tengono per mano e mi viene in mente una sola cosa... in tutta questa confusione, in questo stare a casa, lontani dagli amici, dagli affetti, tutti... dalla stanchezza che giorno dopo giorno si fa sentire, non ci sono certezze, se non una, che mi rincuora costantemente... che qualsiasi cosa accada, comunque andranno le cose...loro due ne usciranno più legati di prima e noi ne usciremo insieme.

Commenti