NOI(A)

Non so più che giorno sia della settimana, lunedì, martedì, mercoledì… e che numero siamo? Non lo so, ci siamo un po' persi tutti, siamo un po' tutti spaesati perché ci hanno tolto un po' di quella libertà, che tanto reclamavamo fino a qualche giorno fa e ora che davvero non l'abbiamo, bè, diciamolo ci sentiamo un po' sollevati.
Questo status ci ha obbligati a fermarci un attimo e a capire che in ogni caso tutte quelle cose accumulate o che vorremmo fare, comunque non le riusciamo a fare.
Io non trovo comunque un momento di tempo neanche per andare in bagno tranquilla, figuriamoci per leggere un capitolo di un libro che mia mamma mi ha regalato a Natale e che si trova sul mio comodino da ormai troppo tempo, con un segnalibro posizionato sempre sulla stessa pagina, perché oltre a lì non riesco ad andare e anche se ci provo, tra un mamma e l'altro non ricordo mai dove sono arrivata e cos'ho letto e mi tocca riprendere da lì, da quella solita pagina, che ormai è diventata la mia icona.
Prendiamoci del tempo per noi, dicono in molti, provate a pensare cosa vi manca in queste giornate, a cosa potete fare a meno, cosa amate e cosa odiate, se portate rancore per qualcuno oppure no. Qualche frase che gira sui social dice " Ripartirai più forte di prima e nessuno potrà più destabilizzarti!".
Quello che sto cercando di fare è semplicemente non impazzire, organizzarmi in modo che questi giorni, difficili per tutti rimangano nei ricordi dei miei bambini come dei giorni passati serenamente a casa.
Non siamo in vacanza.
Siamo un po' tutti nervosi, ci aggiriamo per casa  con l'intento di trovare qualcosa da fare, ma le uniche cose che ci vengono in mente, che strano, stanno al di là del nostro confine. Perché è inutile, ma lo vorremmo superare ancora di più quel limite che ci hanno posto.
Siamo fatti così.
Alcune cose però le possiamo fare.
Possiamo godere del silenzio appena dopo aver messo i bimbi a nanna, di solito mi alzo per sistemare il caos che hanno lasciato in giro per casa, ma con tutto il tempo che abbiamo riusciamo a sistemare tutto per bene prima di spegnere l'ultima lucina in casa.
Possiamo godere di questo primo caldo sole, andare a giocare in giardino, guardare le nuvole che passano, inventarci 1000 giochi che prima per pigrizia non facevamo più.
Noi l'altro giorno abbiamo fatto una super caccia al tesoro, ci siamo riempiti da testa a piedi di farina e sale impastando pasta sale e sfornando delle simpatiche formine a forma di cacchina, sono quelle che sono venute meglio, strano eh?
Abbiamo fatto la pizza e con le latte della polpa pronta siamo pronti a fare delle bellissime lanterne luminose, abbiamo dipinto un bellissimo lenzuolo con i colori dell'arcobaleno, ma ci stiamo anche annoiando, parecchio.
Ogni giorno intono a mia figlia l'inno alla noia, ormai non mi sopporta più, ma continuo a ripeterle che è un bene inestimabile, ci permette di avere nuovi stimoli che non restare imbambolati davanti alla televisione a vedere il nulla. La noia è lo stimolo più grande alla fantasia, non lo dimentichiamo mai.
Oltre alla noia però noi grandi abbiamo altro per la testa. Oltre a dover occupare le giornate ai nostri figli dobbiamo lottare contro i nostri pensieri, quelli che ci accompagnano giorno e notte nonostante queste belle giornate di sole. I pensieri non svanivano prima, figuriamoci ora. C'è bisogno di conforto, tanto.
Siamo mancanti di molte cose, ma lo eravamo già prima, semplicemente non ce n'eravamo accorti perché il mondo frenetico di tutti i giorni ce lo nascondeva, ma c'era. Ora ne siamo solo più consapevoli.
Non ci possiamo abbracciare, baciare. Ci salutiamo ad un metro di distanza se non di più. Facciamo comunque lunghe telefonate alle amiche del cuore appena abbiamo un attimo di tempo, risate e pettegolezzi sono sempre i ben venuti, questo non è cambiato.
Desidero tante cose, tra queste abbracciare mia mamma e mia sorella che sono lontane da me, ma la distanza a volte fa bene, genera nuovi stimoli, nuova voglia di volersi di nuovo unite e più forti di prima, perché diciamocela tutta, prima o poi questa epidemia passerà, perché tutto passa e non sarà una questione di sentirsi più forti di prima, invincibili perché non avremo contratto il virus o perché lo avremo preso ma ne saremo usciti abbastanza bene, ma perché una volta superato tutto questo bè la cosa più bella sarà potersi lasciare andare tra le braccia di chi ci sarà mancato, per davvero e sarà stato presenza in questi giorni di infinita tregua.


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