Le note di questa canzone...



Mio padre suonava... amava la fisarmonica e spesso e volentieri ci suonava qualcosa.
I miei ricordi ormai sono sbiaditi, mi sforzo per trovarne qualche d'uno in più, ma è inutile...
Ci sono cose che vorremmo ricordare a tutti i costi e non riusciamo ed altre invece che vorremmo scordare e invece sono sempre lì, presenti.
A volte la mente ci gioca brutti scherzi.
Qualche giorno fa mia mamma sistemando alcune vecchie cose ha trovato uno strumento con alcuni spartiti.
Non ne ho memoria, il tempo ha cancellato tante cose...
Appena la mamma mi ha detto che era di papà io me ne sono appropriata, come se quell'oggetto, tenuto tra le mie mani potesse riportarmi indietro ciò che la vita un pò di tempo fa mi ha strappato.
A volte crediamo che negli oggetti si possano ritrovare le persone, che anche solo il loro possesso possa rendere di nuovo un pò di pace interiore..., ma è una cosa sola momentanea, dura il tempo di un battito di ciglia e poi finisce tutto.
Dicono che uno nasca con certe caratteristiche, c'è chi la musica ce l'ha nelle vene, così come tante altre cose...
Io la musica ce l'ho nel cuore, ma non l'ho mai fatta mia, non l'ho mai resa concreta.
Quando vedo uno strumento d'istinto mi sento subito attratta, è come se mi stesse chiamando a sé.
Un'attrazione tra due poli opposti, ma una volta vicini, succede qualcosa che ci separa nuovamente, come se ad un tratto uno dei due poli mutasse e di nuovo un distacco.
La chiamano attrazione e repulsione.
Tutto ciò che mi rimane è uno strumento di cui non so neanche dire il nome e un paio di spartiti sbiaditi che non so neanche leggere.
Ed ecco che quest'attrazione ritorna, così come la repulsione.
Vorrei poter dare voce a queste corde, nel silenzio della stanza, nel buio della notte, per poter chiudere gli occhi e sentirti di nuovo cantare e sentirti di nuovo suonare, per me le note di queste nostre canzoni.


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