two is meglio che one...

Non so come definirmi. Una mamma bis oppure una mamma alla seconda, mamma due volte... forse semplicemente mamma può bastare.
In ogni modo per chi non lo sapesse è nato Pascal e venerdì sarà già passato 1 mese dal suo arrivo.
Devo ammettere che ci sono cose che avevo vissuto con la prima bimba, che sinceramente avevo dimenticato... o meglio momentaneamente accantonato ed ora tutto si ripete.
Perché diciamolo finché sono in pancia è una cosa... quando escono un'altra ancora.
Non ricordavo più le notti quasi in bianco, le ore passate a passeggiare cercando di calmare un pianto che sembra non voler cessare, i cambio pannolini alle 2 del mattino e quegli occhioni che ti guardano nel buio come per dirti:" mamma stasera non dormi!". Mi ero dimenticata dell' attesa della caduta del cordone ombelicale e delle ore passate a guardare il torace alzarsi ed abbassarsi e ad ascoltare il respiro con il dito sotto il naso.
Insomma mi ero dimenticata cosa significasse avere tra le braccia un piccolo bambino e che ogni suo singolo istante dipendesse da noi genitori.
...ma così com è facile dimenticare è stato altrettanto facile far riemergere di nuovo tutto e ri-innamorarsi di nuovo come la prima volta.
La prima volta non si scorda mai...come tutte le prime volte... e Aurélie è stata la prima volta di tante cose. Le prime notti insonni, le prime preoccupazioni da genitori, i primi pannolini, le prime influenze, i primi denti, i primi passi, le prime emozioni... e potrei andare avanti così pagine e pagine.
Con lei ho capito cosa volesse dire essere mamma...mi sono improvvisata e mi ha dato la possibilità di crescere, insieme... sbagliando sovente, ma pensando al suo bene. Oggi la strada è già in parte avviata e spianata , certe cose sembrano più facili, altre sono uguali... altre ancora invece sono più difficili, forse perché io ho un'altra maturità, sono più grande.
"Quando nasce il secondo vedrai tutto sarà più facile", una frase che in molti mi hanno detto
... in verità non so quanto sia più facile e non è questione di organizzazione, anche, ma di creare nuovi equilibri. Sapersi dividere ed esserci per tutti, per la sorella maggiore che è comunque piccola, per il nuovo arrivato che ha bisogno di attenzioni e per la coppia, che spesso non dico rischia di annullarsi, ma quasi.
Gli equilibri sono la base della nuova avventura.
Crediamo che i primi nati siano di colpo più grandi solo perché in famiglia è arrivato un bimbo più piccolo, ma ci dimentichiamo che quelli che ci paiono grandi in verità sono ancora piccoli e hanno bisogno delle stesse attenzioni di prima se non di piu.
Bisogna trattarli da bambini perché
 sono bambini e non bisogna caricarli di compiti da sorella maggiore, ma farli sentire indispensabili e importanti come di fatto lo sono.
Io non so se sto facendo un buon lavoro... so solo che sto facendo del mio meglio per non fare mancare nulla a nessuno, ma anch io ho i miei limiti e così come mi è già capitato di sbagliare, ri-sbaglierò.
Da uno a due cambia eccome... , non c è un momento di pace, quando finisce uno coi capricci inizia l altro, sei in continuo movimento, sempre di corsa e in ritardo. Non ricordi quand è stata l ultima volta che ti sei fatto una doccia e quand è stata l ultima volta che sei stata in bagno da sola. La casa è un disastro. Giochi ovunque, piatti da lavare, vestiti accumulati da stirare....ma tutto questo non conta e perde subito di significato perche non c è cosa più bella del loro sorriso, del vederli crescere e saperli sereni.
Abbiamo fatto per ora un buon lavoro... e tutte le fatiche fatte finora ne valgono sicuramente la pena
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