La ri-nascita dopo tanta attesa
L'attesa è una caratteristica dell'uomo. Noi attendiamo qualsiasi
cosa.
..che l'inverno passi lasciando
spazio alla primavera.
..che la pasta sia giunta alla
giusta lievitazione.
..che il treno arrivi.
..che la sveglia suoni.
..che i bambini escano da
scuola.
..che la nostra canzone
preferita passi alla radio.
..che l' amore bussi alla
nostra porta.
..che la vita nasca dal nostro
stesso corpo.
Ci sono cose per cui non
possiamo fare altro che aspettare perché non siamo noi a decidere quando il
momento giusto arriverà. Lasciamo che il destino faccia il suo corso, che i
giorni scorrano per poi ritrovarci lì, proprio nel posto in cui volevamo e
desideravamo tanto stare.
Alcune attese sono brevi, altre
sono più lunghe, forse per darti il tempo di prepararti..., ma credo che uno
non sia mai pronto, per quanto possa essere consapevole.
Per me questi 9 mesi sono stati
brevi e lunghi, spensierati e difficili allo stesso tempo.
Mi spiace ammetterlo, ma ho
vissuto tutto con molto distacco, a volte come se cercassi di non pensare che
dentro di me in realtà si stava formando una nuova vita.
Quando le esperienze passate ti
segnano, quando si ripropongono hai bisogno di costruirti una corazza per
poterle affrontare nuovamente, anche se tutto sta andando bene, perché in
verità in cuor tuo sai benissimo che quello che hai vissuto lo porterai con te
per sempre.
Questa corazza la indosso dal
primo istante.
So che l'amore, quello vero,
quello che viene dal profondo del cuore lo potrò dimostrare giorno dopo giorno.
Dicono che i bambini in grembo
sentano lo stato d'animo della mamma, ma non solo, sentono le voci esterne e
allora non posso che sorridere... perché le voci che il mio piccolo ha sentito
sono quelle della sua sorellina che è un'esplosione di vita e gioia, le risate
di tutti noi e ogni tanto le tirate d'orecchie, le canzoni cantate e la musica
ascoltata ad alto volume e i diversi pianti, a volte causati dai tanti
capricci. Insomma ha sentito la vita e quello che tra poco gli spetterà, una
famiglia.
Siamo fatti di storia, di
momenti di gioia e di dolori, di ricordi che spesso fanno male, ma anche bene.
Non sono sparita, semplicemente
... i giorni sono passati e il 23 febbraio è nato Pascal. L'attesa si annulla,
così come il dolore, proprio nel momento in cui lo vedi tra le tue braccia e
non puoi far altro che sorridere, perché ce l'hai fatta.
Ora inizia una nuova avventura
e per quanto sia bella è faticosa. Sai bene che andrai incontro a notti
insonni, giornate a cambiare pannolini, a lavare body e tutine, a passeggiare
per casa canticchiando con la speranza che si addormenti, mentre tu già dormi
in piedi.
Ci saranno giorni in cui tutto
filerà liscio e non ti sembrerà vero ed altri che peseranno tantissimo.
Le preoccupazioni non ti
abbandoneranno più, già ne avevi con la prima figlia, ora si raddoppiano.
A volte i sensi di colpa per la
prima bimba busseranno forte forte al tuo cuore e dovrai avere la forza di
cacciarli via, perché altrimenti ti faranno solo male e ti renderanno
debole.
L'amore non cambia va solo
ridistribuito in modo da creare nuovi equilibri.
Il pianto è e forse per un pò
sarà di routine, ma non sono le lacrime a preoccuparmi, perché quelle che
scendono sono lacrime d'amore.
Essere genitori non è facile,
essere mamma ancora meno. Non perché noi mamme valiamo più dei papà, ma perché
se abbiamo portato un bambino in grembo per 9 mesi e abbiamo sopportato tanto
dolore per metterlo al mondo, bé un motivo ci sarà no?
Due cuori in un solo corpo. Un
cordone che unisce e che materialmente viene tagliato, ma in realtà non ci
separa mai dai nostri figli.
Abbiamo un compito, forse uno
di quelli più difficili...AMARE i nostri figli e cercare di riuscire a
trasmettere loro ciò che crediamo sia il giusto.
Io ho già sbagliato molto, ma
forse è così che impariamo.
Genitori non si nasce... si
cresce insieme.
Non sono una mamma perfetta,
credo che nessuno infondo lo sia e come tutte passiamo delle fasi.
In cuor mio mi sono detta che
ciò che conta è esserci per i miei figli, ma anche per me e per chi mi sta
vicino.
Al momento sono donna, figlia,
sorella, compagna, mamma, zia, amica.... ed il ruolo che oggi ho, quello di
mamma, sembra superare di gran lunga tutti gli altri...
..quello che forse dobbiamo
imparare a fare, che forse io devo imparare per prima a fare è riuscire a
gestire tutti i ruoli.
C'è un tempo per essere figlia,
sorella, compagna, zia, amica...anche se in maniera imperfetta e non del tutto
soddisfacente.
Tutto si complica nel momento
in cui decidi di mettere al mondo dei figli, perché sai che da quel momento in
poi un pezzo del tuo cuore sarà sempre fuori dal tuo io..., ma credo che non ci
sia cosa più bella al mondo... è vita pura, loro sono vita pura e come tali la
tua vita.
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