Un gran finale in musica. Grazie IUBAL

Quando vorremmo scrivere qualcosa per qualcuno a volte tutto si complica. I miei post migliori sono quelli che scrivo di getto, che mi svegliano la notte e mi fanno prendere appunti su un fazzoletto di carta vicino al comodino, per poi l'indomani, magari non capirne neanche il senso, ma un senso lo avranno avuto quelle parole, per svegliarmi nel bel mezzo della notte.
Oggi vorrei parlare di un gruppo, non uno di quelli che passano inosservati, di un gruppo con la G maiuscola, che mi sta fortemente a cuore, perché mi ha accompagnato nell'arco del tempo.
Un gruppo principalmente di amici che si è riunito per parlare attraverso suoni e parole, creando così una musica unica. Ne sono passati di anni quando nel 2003, tre fratelli Debernardi, Ivana, Umberto e Luca insieme ad Alberto Zanin, Giovanni Buschino e Luca Carrel hanno dato il via al gruppo musicale IUBAL.
Tre gli album usciti dal 2009 ad oggi, tutti straordinari. Canzoni che lasciano spazio a domande, punti interrogativi che i ragazzi continuano a porsi, ma anche tanti testi legati al viversi, testi profondi e altri più orecchiabili, che ti ritrovi a cantare in giro per strada o in casa, nella più totale tranquillità.
Col tempo alcuni volti hanno lasciato spazio a facce nuove con l'arrivo di Matteo Cosentino, Andrea Minieri e Carlo Alberto Lupo, mentre Ivana Debernardi, Giovanni Buschino e Luca Carrel hanno lasciato il gruppo, senza rancori, ma per percorrere strade nuove.
Di fatto per me il gruppo non si è mai sciolto, è composto esattamente da tutti coloro che ne hanno fatto parte, perché ognuno di loro ha contribuito a rendere reali dei piccoli sogni e fare degli IUBAL quello che realmente sono.
Quando ho ricevuto la notizia dello scioglimento una parte di me ha sentito una stretta al cuore! La mia prima reazione è stata "Ma come??? non può essere vero???" perché il bisogno della loro musica e della loro presenza mi mancava ancora prima dell'inizio di un percorso che ormai sta per concludersi.
Io e le mie più care amiche siamo state le loro groupies..., non mancavamo ad un concerto, fin quando l'arrivo dei figli ci ha costrette più a casa e meno con loro, ma un pensiero c'era sempre. Ora mia figlia lo è diventata al posto mio e se non fosse per gli orari dei concerti sarebbe sempre in prima fila a godersi lo spettacolo....
L'idea che con l'ultimo concerto si chiuda un capitolo rattrista, ma sono sicura che avranno sempre un buon motivo per ritrovarsi e suonare, anche se ora sento
no la necessità di crescere in altri campi, perché stiamo parlando di un gruppo di amici che ha investito molto in questi anni e lascia dietro di sé una scia indelebile.
L'ultimo album IUBAL vuol essere per conto mio non un punto, ma più puntini ... quello che ne sarà lo vedremo solo col tempo. Mi piace però pensare che qualcosa altro ci sarà.
Posso dire di essere cresciuta con la loro musica, che mi ha accompagnata nei momenti sia belli che duri della mia vita e le loro parole continueranno a risuonare in me, in tutti coloro che hanno sostenuto il progetto e creduto in loro.
Quello che posso augurare ad ognuno di loro è il meglio, di potersi realizzare e continuare a crescere, per poi un giorno ritrovarsi nuovamente a cantare, ridere e scherzare, in modo che il finale sia sempre un nuovo inizio!

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