Torino, la città del mio sogno nel cassetto....

Eccomi qui Torino, stessa fermata e stesso pulmann numero 11 che mi porta la dove il cuore si fonde con la passione e la buona volontà di volersi mettere in gioco. Termina qui un pezzo del mio cammino, scoperto grazie alla generosità dell'amica che forse mi conosce meglio di chiunque altro. Un regalo inaspettato che mi ha portato ad intraprendere un percorso che avrei voluto fare da anni, ma il tempo e forse la poca fiducia in me mi avevano bloccato nel seguire. I sogni a volte bisognerebbe tirarli fuori dal cassetto ogni tanto, in modo da dar loro una spolverata, un Po come si fa col cambio stagione. Mettere via i vestiti pesanti per lasciare spazio a quelli leggeri o viceversa. Cambiare di abito per sentirsi una persona nuova. Come quando la neve scende soffice dal cielo e in te cresce un senso di pace che pensavi di non poter più provare.
Ì sogni però occupano spazio non solo chiusi in un cassetto, ma anche nel cuore e nella mente e quando vengono tirati fuori vanno coltivati, perché come per tutte le cose belle, ci va del tempo per poterne vedere i frutti. Io quel tempo me lo sto prendendo, a step, perché la mia priorità oggi è un'altra e ho bisogno di una pausa. Le pause non sempre sono negative, a volte ci fanno capire quanto importanti siano le cose e quanto possiamo farne a meno oppure no. Ci permettono di dare il giusto valore ai sogni e a prenderci tutto il tempo necessario che ci servirà per portarlo avanti.
Quindi si, al momento sono in modalità PAUSE, ma per un motivo molto bello.
Il mio percorso continuerà, con che tempi non lo so, ma ora che ho trovato la strada cercherò di seguirla il più possibile e ogni tanto uscirò dal sentiero per poter ammirare il cammino già percorso e avere la forza per guardare sia indietro che avanti, delimitando i confini, ma guardando comunque verso l infinito.

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