Il Natale secondo me....

Natale ormai è passato. Questa festa che ha un valore molto più profondo rispetto a quello che forse normalmente viviamo,
è giunto alle porte.
Per me una tradizione è quella di vedere un film, che ogni anno in questo periodo tiro giù dallo scaffale e spolvero, perché si accumula sopra la polvere di un anno. Il "cartone" in questione è A CHRISTMAS CAROL. Quando ero più piccola quasi mi intimoriva guardarlo perché per certi versi è spaventevole e ha una lezione di fondo che appartiene ad ognuno di noi.
Il Natale passato, presente e futuro si presenta tramite un fantasma e mostra al protagonista cos'è stato cos'è e cosa sarà il Natale nella sua vita e le conseguenze che le sue azioni avranno nel tempo.
Ciò che conta è chi siamo e come ci comportiamo in generale nella nostra vita. Il Natale ci rimette solo in careggiata, ma spetta poi a noi riuscire a stare nei binari.
Non si tratta di essere perfetti o essere sempre nel giusto, perché non è possibile esserlo, inevitabilmente feriamo o ci comportiamo in maniera sbagliata per un motivo o un altro. L'importante però è capirne il motivo e fare in modo che certi nostri atteggiamenti non feriscano in modo permanente qualcuno o almeno spiegare il motivo delle nostre azioni, in modo da essere nel giusto anche se non capiti. Non c'è cosa più complicata.
Crescendo mi sono resa conto che tutto cambia ed è in continua evoluzione.
Il mio Natale del passato è un Natale che custodisco nel cuore perché rivedo le persone che non ci sono più e ho la possibilità di riabbracciare. Mi ricordo ancora l'emozione la notte di Natale, di andare a nanna dopo Messa e di svegliarmi presto la mattina, buttando giù dal letto mamma, papà e sorella per vedere se Babbo Natale era passato.... e la sorpresa e meraviglia che a parole non vi so spiegare.
Quando ero piccola vivevo più che altro questo secondo momento.
Il Natale passato però crescendo è diventato il Natale dello stare tutti insieme e la voglia di condividere un momento speciale, in cui si deponevano i malcontenti per passare delle ore serene.
Il Natale presente è stato magico perché condiviso con chi è rimasto e con chi fa parte delle nostra nuova, allargata famiglia. Principalmente è per Aurélie, rivedo in lei, nei suoi occhi il mio Natale passato e spero col tempo di poterle trasmettere il vero senso e significato di questa festa.
Non so come sarà il Natale futuro, di sicuro sarà speciale. Ogni anno porta con se qualcosa di nuovo, da condividere.
La cosa più complicata è riuscire a mantenere vivo lo spirito anche quando tutto è concluso.
Quello che tutti dicono è che le feste sono faticose, mangi troppo, i bambini sono a casa per 2 lunghe settimane, la neve se arriva da fastidio, la gente riempie i supermercati, i turisti ci danno noia, la casa è un disastro e molto altro ancora. Le persone non vedono l'ora che arrivi il 6 gennaio per togliere l'albero, le luci, dare una sistemata in casa e riporre di nuovo tutto in cantina, con un bel adesivo sopra il cartone con scritto "NATALE" per ricordarci che il prossimo anno sarà di nuovo qua ad attenderci.
Ed io mi chiedo... una volta spente le luci e dato una riordinata, cosa cambia? Si certo avremo scocciato lo spirito del Natale in un cartone buttato tra le vecchie cose in cantina... ma in noi? Io credo che la luce non debba mai andar spenta, un piccolo barlume in noi rimane fino al prossimo anno.

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